Il ruolo della leadership nel benessere aziendale
La leadership, in questo contesto, gioca un ruolo determinante. Un leader che investe nel benessere del team, che comunica in modo trasparente e che promuove un equilibrio tra vita privata e lavoro, stimola un ambiente di fiducia reciproca.
Il 79% dei dipendenti afferma di sentirsi più motivato quando il proprio leader dimostra interesse per la loro salute e il loro equilibrio (Fonte: Gallup).
Questo significa che, come leader, bisogna essere pronti a dare il buon esempio: incoraggiare una sana gestione del tempo, promuovere il rispetto delle ferie, creare occasioni di condivisione, confronto e formazione continua.
I numeri ce lo dicono, ma le persone ce lo mostrano
A volte sembra che il benessere sia solo una parola di tendenza, un capitolo in più nei piani HR. Ma non è così. Secondo Gallup, le aziende con un alto livello di benessere organizzativo registrano una produttività superiore del 21%.
Il World Economic Forum evidenzia che investire in salute mentale e benessere riduce del 25% il rischio di turnover. E ancora: uno studio McKinsey del 2023 mostra che i programmi di wellbeing efficaci possono generare un ROI fino a 6:1 grazie alla riduzione di assenteismo, burnout e calo motivazionale. Numeri importanti. Ma il vero valore, per me, non è solo nei grafici.
Lo vedo nei volti delle persone e nei messaggi dopo una sessione di coaching, come questo: “Mi sono sentito ascoltato davvero, e oggi lavoro meglio perché mi sento più leggero.”
È lì che succede qualcosa. Quando il benessere non è più una strategia, ma un’esperienza vissuta. Sto imparando tanto in questa nuova avventura in NCL, come coach, imparo tanto dal team, dalle storie di tutti, dai cambiamenti in atto, dalla forza di volontà di chi vuole raggiungere i propri obiettivi.
Continua a seguirmi: ti racconterò da vicino cosa succede quando le persone stanno bene, davvero.