• Ispirazione e creatività

La copywriter e gli audio libri erotici

Pubblicato il Lettura: 7 min
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Era giovedì, erano le 17.30 e io ero in ufficio. Stavo scrivendo le ultime caption per un piano editoriale social, quando decido di cercare ispirazione su Instagram. Una cosa pericolosissima, che diventa spesso uno scroll compulsivo, con gli occhi che si incrociano, il cervello che si annebbia e io che mi dimentico il perché sono lì e che cosa sto cercando.

Ce ne vuole perché qualcosa attiri sul serio la mia attenzione. Eppure, quel giovedì, apro Instagram e SBAM: mi becco un Reel con Jamie Campbell Bower. Questo:

Perdo lucidità, capto poche cose confuse, tipo: “An Audio Romance Series”, “A magical society” “That’s my good girl”.

Tuttavia nel giro di dieci secondi avevo capito che questa cosa si ascoltava in un’App (che si chiamava “Quinn”) e l’avevo scaricata. Altri dieci secondi dopo, mi sono resa conto che avevo scaricato un’App di audio erotici. A pagamento.

Ho chiuso e mi sono detta che non potevo pagare un abbonamento per ascoltare Jamie Campbell Bower che mi leggeva un mix tra un Harmony ed Harry Potter.

Poi, però, ho avuto serie difficoltà a ritrovare la concentrazione per finire il mio piano editoriale. Venerdì ho guardato e riguardato il Reel, e ho finito per impararlo a memoria.

Sabato mi sono detta che sono una donna emancipata di quasi 40 anni e ho pagato 1 mese di abbonamento.

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Immagine di apertura dell’App Quinn su iPhone

Ho ascoltato The Trails e c’era una trama

Così alla fine ho ascoltato “The Trials”: l’audio racconto a puntate, un po’ magico un po’ erotico, con la voce di Jamie. Quando ho cominciato, avevo a disposizione le prime 2 puntate, entrambe strutturate con uno schema simile: nella prima metà c’è la narrazione effettiva: Jamie interpreta Theo, un mago che vuole entrare in una società magica che si chiama “The Black Raven”. C’è solo un posto a disposizione e gli tocca confrontarsi con una che non sopporta. Lei si chiama Jane e la interpreti tu, che ascolti.

L’audio alterna momenti in cui Jamie/Theo scrive lettere a un amico, a momenti in cui è come se stesse parlando con te.

C’è una trama, quindi, e avanza per circa metà episodio. Nell’altra metà la trama di scalda. Come ha detto Jamie “It gets better“.

Jamie Campbell Bower è una mia crush da moltissimi anni. Se non lo conoscete, permettetemi di spiegarvi chi è (anche perché è utile per capire fino in fondo quello che voglio dire). È l’attore che interpreta Henry/001/Vecna in Stranger Things. Prima, è stato Jace Herondale in Shadowhunters; ha recitato nel ruolo di uno dei volturi in Twilight, del giovane Re Artù in Camelot, ecc.

Un attore con sacco di ruoli fantasy, in sostanza. Poi è anche un cantante.

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Quindi, ricapitolando: Jamie fa il cantante, ha dato la sua voce a Vecna e ha registrato degli audio erotici. Tutte cose che sembrano abbastanza cozzare tra loro, ma che, in realtà, ci dicono che la sua voce la sa usare davvero molto bene.

Ma perché vi sto dicendo tutto questo? Cosa c’entra con il fatto che faccio la copywriter e che questo dovrebbe essere un blog che parla di comunicazione, strategie e creatività?

C’entra.

Strategia di marketing e comunicazione da cui prendere ispirazione.

Mentre aspettavo il giovedì successivo per ascoltarmi la nuova puntata, ho cercato di capirne di più su quest’App. Soprattutto, ho riflettuto sulla velocità con cui l’avevo scaricata e mi sono chiesta quante altre persone avranno fatto come me. Ho studiato come funziona, come è fatto il sito, qual è la strategia social che usa. Ho letto i commenti degli utenti su tutti i canali. E mi si è aperto un mondo. Mi ha davvero stupita la genialità dell’insieme e ho pensato che fosse un caso studio interessante, creativo, da tenere a mente e da cui prendere ispirazione.

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L’App, in generale, è una piattaforma su cui si possono ascoltare audio erotici. Al centro degli audio c’è chi ascolta che (di solito) è un’ascoltatrice. Ma Quinn si distingue per la sua inclusività e propone contenuti che possono piacere non solo a donne diverse ma direi anche a persone diverse.

Ad ogni modo, ciò che distingue davvero quest’App pare essere il largo utilizzo di voci famose. Jamie Campbell Bower è solo uno di una lunga serie che include alcuni attori molto conosciuti:

Andrew Scott / Sherlock

Jesse Williams / Grey’s Anatomy

Lucien Laviscount / Emily in Paris

Victoria Pedretti / The Haunting, You

Christopher Briney / The Summer I Turned Pretty (il più recente in assoluto)

La strategia social per il lancio di The Trials: Instagram.

Il lancio di The Trials, con Jamie, ha avuto una fase di teasing più o meno lunga: su Instagram, Quinn l’ha presa molto alla larga e credo abbia fatto venire l’acquolina in bocca a moltissime utenti.

Prima è uscito un post che suggeriva l’idea di una nuova trama ispirata alla coppia (mai esistita, ma immaginata dai fan di Harry Potter) Draco Malfoy + Hermione: lui un po’ villain, lei super intelligente, che all’inizio si schifano e poi si amano. Proprio come Theo e Jane in The Trials.

Poi ci sono stato alcuni post con qualche anticipazione su una nuova storia presto disponibile su Quinn. Poi dei Reel in cui vedo Jamie ma non sono certa che sia Jamie.

Alla fine è uscito il Reel ufficiale, quello che ho visto io quel giovedì sera.

In sostanza, Quinn ha prodotto una serie di contenuti abbastanza semplici per lanciare e comunicare The Trials, ma li ha usati con astuzia. Il teasing, in questo caso, è azzeccatissimo: sei pensiamo bene, il mistero, i dettagli rivelati un po’ alla volta, rispecchiano le dinamiche di una relazione sessuale.

Lo stesso format è stato usato per lanciare altri racconti, specie quello di Lucien Laviscount e Christopher Briney.

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Su Tik Tok una strategia completamente diversa.

Su Tik Tok ci sono stati meno contenuti teasing e più contenuti ah hoc, tra cui spiccano quelli con protagonisti le creators di Quinn: si filmano mentre ascoltano e reagiscono a stralci di audio in cuffia (significativi, per così dire). La cosa interessante è che, mentre ascoltano, stanno facendo cose normalissime e quotidiane: fare la spesa, lavare i piatti, scegliere un libro in libreria, passeggiare in tenuta sportiva. Abbastanza cliché, forse, ma resta il fatto che ci si potrebbe riconoscere qualsiasi donna, di qualsiasi categoria.

Inoltre, i Tik Tok spesso riprendono i commenti degli utenti e si agganciano a quello che c’è scritto per ricreare situazioni o rispondere.

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Il ruolo strategico di Jamie Bower & Co. nella strategia marketing

È abbastanza chiaro che ingaggiare delle voci VIP allarga il bacino di utenza di quest’App.

Provate a pensare: io non sapevo cos’è Quinn, ma sapevo molto bene chi è Jamie. Poi, io non sapevo esistessero gli audio libri erotici e se lo avessi saputo non me ne sarebbe fregato granché. Ma la cosa è svoltata quando ho scoperto che a leggere c’era Jamie. Jamie in qualche modo ha legittimato la cosa. Questa cosa un po’ proibita, un po’ da non dire a nessuno, un po’ di cui vergognarsi, è diventata improvvisamente qualcosa di legittimo e una notizia da diffondere il più possibile. A tutte le mie amiche. Persino a voi.

Il Tone of Voice di Quinn

Al di là di Jamie, a legittimare la cosa è stata anche l’App stessa e i suoi canali di comunicazione digitale: si parla del prodotto e della sessualità come di qualcosa di assolutamente naturale e genuino, senza malizia. Nei commenti degli utenti la leggo la malizia, sia chiaro. Ma la malizia di Quinn mi ricorda più quella di una chiacchierata tra amiche bevendo un aperitivo. Concessa, salutare.

Quinn usa un tono di voce caldo e diretto, non volgare ma esplicito.

Il fatto che Quinn condivida spesso commenti e recensioni degli utenti, rende il brand più umano e vicino al pubblico e crea un senso di community.

Incoraggia a condividere, rendendo la conversazione sulla sessualità più aperta e senza vergogna.

E io mi sono chiesta: non dovremmo forse parlarne così sempre? Con naturalezza? Pensandolo per quello che è: una cosa normale, che tutti fanno.

Ma quindi: che cosa ci insegna Quinn assieme a Jamie Campbell Bower?

Riassumo in 3 punti, perché mi sono dilungata abbastanza.

1. Il tono di voce è cruciale per riuscire a raggiungere il nostro target e a superare barriere / cliché che inevitabilmente esistono. In qualsiasi settore: mica solo quello della sessualità. Pensate a FiscoZen: in quel caso la barriera è l’ansia. E FiscoZen usa un tono di voce rassicurante, semplice e diretto per farsi comprendere dal target.

2. Gli influencer, i testimonial funzionano benissimo. Ma vanno scelti con cura, non in base alle nostre simpatie. Perché incarnano l’immaginario del brand o del target. Jamie Campbell Bower si calava perfettamente nel personaggio della storia: sembrava scritta per lui. E chi ama il genere fantasy non può non conoscerlo. E chi ama il genere fantasy, grazie a Quinn, scopre gli audio erotici fantasy.

3. La strategia social non va replicata in modo uguale su tutti i canali: ogni canale deve avere la sua, misurata in base al target e alle modalità di fruizione. In più è essenziale leggere e dare un seguito ai commenti delle persone: ci dà la possibilità di creare una community forte, ma ci dice anche sul modo di essere del nostro pubblico, su quello che desidera, sulle sue passioni e su come continuare a creare un prodotto soddisfacente.

Per concludere vorrei dire solo una cosa.

L’audio, come avrete immaginato, è disponibile solo in inglese. Altrimenti sarebbe stato l’audio del suo doppiatore, e chi se ne frega. Ecco, visto che l’utenza è ampia e in ampliamento (€ 8,90 per un mese di prova li avranno spesi in tante, ne sono certa), sarebbe stato super avere la possibilità di leggere il testo per facilitare il listening : seguire il filo della storia a volte era un pochino complesso.

Ma non voglio farvi desistere: ascoltatelo, perché quello che serve si capisce benissimo.

Autori:

Autore articolo Susanna Feltrin

Susanna Feltrin
Copywriter

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